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Alessandro Agostini



Nasce a Pistoia nel 1955 dove trascorre la sua giovinezza e porta a termine gli studi classici. Sin da piccolo, estasiato dalla recitazione in tv da parte di Aldo Fabrizi dei suoi versi eno-gastronomici e soprattutto dal fenomeno rima, prese a comporre componimenti che mandava a memoria non sapendo ancora scrivere. Da allora non ha mai smesso di esprimere le proprie emozioni e riflessioni attraverso la scrittura ma, a parte alcune saltuarie collaborazioni, solo in età avanzata, con il raggiungimento della pensione, trova tempo, energie e motivazione per pubblicare la silloge poetica Quasi Una Vita di Vaghi Barlumi (Porto Seguro Editore, 2021); un suo racconto è contenuto nella antologia di micro-narrazioni In Poche Parole (Puntoacapo Editrice, 2023). Tra i numerosi riconoscimenti e premi che ha ottenuto per le sue opere edite e inedite, la vittoria al Premio Letterario Giovane Holden sezione poesia inedita. Nel 1993, come discepolo di Osho, riceve il nome di Dhyan Mansukh proseguendo poi sul proprio sentiero di ricerca spirituale. Ha una figlia; vive da solo sulle colline di Serravalle Pistoiese dove oltre alla scrittura si prende cura dei suoi ulivi.

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