La silloge si compone di sette cronache che pur attingendo a circostanze reali sono rielaborate nel ricordo alla ricerca del senso sotteso. Attraverso la scrittura, intesa come strumento per penetrare la conoscenza dell’altro e dell’altrove, infatti, eventi banali, poco più che ordinari, possono svelare-rivelare il lato paradossale dell’esistenza o la fatale assenza di significato adducendo al caso il suo evolversi.
Le cronache abbracciano un ampio arco di tempo e un altrettanto ampia varietà di contenuti.
Dall’incontro nello stesso pomeriggio dell’amore e dell’odio (Ricordo spezzato) alle paradossali disavventure di un giovane medico (Il paladino); dalle amare riflessioni di un medico sui limiti del proprio lavoro (Il dottore dei bambini) a un umile falegname che nella sua parsimonia indica una possibile via di salvezza (Lo zio falegname); da un adolescente col mito della lotta partigiana che a seguito delle contestazioni del Sessantotto fa i conti con la realtà (Domattina rivoluzione! Forse) a un racconto che trae ispirazione da reali circostanze storiche (I Beatles battono Hitler 4 a 1); infine una storia d’amore che accomuna nel dolore i due giovani protagonisti (Le vent souffle où il veut).